28 SETTEMBRE 2021
AL VIA I NUOVI CONTRATTI DI SVILUPPO PROMOSSI DA INVITALIA
Redazione Consilia
I termini per le richieste degli incentivi previsti dai nuovi Contratti di Sviluppo sono stati riaperti mediante un decreto pubblicato dal ministero dello Sviluppo Economico.
Da lunedì 20 settembre, infatti, le imprese possono nuovamente presentare le domande per richiedere gli incentivi previsti dai nuovi Contratti di Sviluppo, un’agevolazione gestita da Invitalia, che consente di finanziare:
La misura può finanziare anche programmi di ricerca, sviluppo e innovazione, oltre che opere infrastrutturali.
L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20 milioni di euro oppure a 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi solamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
L’investimento minimo è ridotto a 7,5 milioni di euro anche per i programmi di investimento che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese o il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
Le agevolazioni sono concesse in queste forme, anche in combinazione tra loro:
L’utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione, sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento.
L’Accordo di Sviluppo riguarda programmi di investimento di grandi dimensioni, che rivestono una particolare rilevanza strategica. Con la nuova normativa, la rilevanza strategica di un progetto si riscontra se il programma di investimenti presenta almeno due dei seguenti elementi distintivi:
Per il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è necessario, inoltre, che il progetto presentato riceva una valutazione positiva sul potenziale impatto diretto e indiretto sulla filiera allargata a livello regionale e/o nazionale.
Per gli investimenti di rilevante e significativo impatto sulla competitività del sistema produttivo dei territori, il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito la procedura per l’attivazione degli Accordi di Programma (sottoscritti da Ministero, Invitalia, Regioni, enti pubblici e imprese), alle quali sono destinate una parte delle risorse disponibili.
In questo caso, cambiano i criteri per valutare il “rilevante e significativo impatto” dei progetti di investimento presentati.
Il primo criterio chiave è la localizzazione del progetto di investimento: se proposto in un’area di crisi è possibile attivare l’Accordo di Programma.
In questo caso la normativa richiede che il progetto di investimento preveda almeno due dei seguenti requisiti:
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 36 mesi dalla data della determinazione di concessione delle agevolazioni, ovvero entro un termine più breve ove reso necessario dalla normativa di riferimento in caso di cofinanziamento con risorse comunitarie. Il termine di conclusione del programma di sviluppo può essere prorogato, sulla base di una motivata richiesta dell’impresa beneficiaria, per un periodo massimo di diciotto mesi, ferma restando la compatibilità del termine richiesto con eventuali vincoli relativi alle risorse finanziarie dedicate.
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