31 LUGLIO
IL 14° RAPPORTO ANNUALE DI AIBE SUL SUPPORTO DELLE BANCHE ESTERE AL SISTEMA ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO
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Il 14° Rapporto Annuale di AIBE sul supporto delle banche estere al sistema economico-finanziario italiano evidenzia che nel 2023 il Corporate Investment Banking ha mantenuto un ruolo cruciale, offrendo attività e servizi fondamentali per la crescita e le decisioni finanziarie delle imprese. In particolare:
Prestiti Sindacati
Nel 2023, il mercato dei prestiti sindacati ha registrato un calo delle emissioni a 50 miliardi di euro, confermando tuttavia l'importanza degli investitori esteri nel supporto agli emittenti italiani, con una quota di mercato del 68%.
Capitale di Debito e di Rischio
Le emissioni di debito da parte delle imprese italiane nel 2023 hanno raggiunto circa 167 miliardi di euro, rispetto ai 111 miliardi del 2022, segnando il secondo valore più alto dell'ultimo decennio. Le banche estere hanno mantenuto una posizione di rilievo, assistendo 171 emissioni con almeno un intermediario straniero, pari all'82% in volume e al 69% in valore (116 miliardi di euro). Anche il mercato del capitale di rischio è cresciuto, con il controvalore dell’equity emesso aumentato da 4,5 a poco meno di 6 miliardi di euro (+32%).
M&A
Il mercato italiano dell’M&A ha subito una significativa contrazione nei valori nell’ultimo anno, attestandosi a circa 35 miliardi di euro. Questo risultato è generato principalmente da operazioni di mid-market e dall’attività delle imprese familiari e delle filiere del Made in Italy. È stata evidente l'assenza di "large deal" a causa di scenari geopolitici complessi e politiche monetarie restrittive. Nel 2023, le operazioni cross-border in entrata sono state 386, rappresentando circa il 30% del mercato in volume e il 28% in valore. Gli advisor esteri hanno supportato circa il 90% delle operazioni, con settori come Utility & Energy e Consumer Market che continuano a mostrare attrattività anche per l'immediato futuro.
Il 2024 mostra dati significativamente superiori, attestandosi già al primo semestre 2024 ad un controvalore di mercato complessivo di circa 47 miliardi.
Private Equity e Venture Capital
Nel mercato del private equity e del venture capital la raccolta è diminuita: la componente estera pesa per circa il 17% (45% nel 2022).
Secondo i dati di AIFI, l’associazione del private equity e venture capital, 200 operatori internazionali – prevalentemente europei e dal Nord America – hanno investito in Italia nell’ultimo decennio (2014-2023) in circa 750 operazioni.
Il ruolo dei soggetti internazionali è stato molto rilevante anche nel private debt, intervenendo nel 49% delle operazioni e contribuendo al 75% del valore complessivo degli investimenti realizzati.
Credito al Consumo, Leasing e Factoring
Nel 2023, la partecipazione dei soggetti esteri nei mercati italiani di factoring, leasing e credito al consumo si è stabilizzata. Nel factoring, gli operatori esteri hanno gestito il 17% del turnover, in crescita del 3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 49,4 miliardi di euro, e superando la crescita degli operatori domestici (+0,5%). Nel leasing, la quota di stipulato estero è leggermente diminuita al 29,7%, con gli intermediari esteri che gestiscono il 47% dei contratti e il 30% del controvalore totale. Nel credito al consumo, il mercato è cresciuto fino a 73,9 miliardi di euro, con gli operatori esteri che detengono il 61% del mercato. I flussi cumulati degli operatori esteri sono aumentati del 15,4%, passando da 38,8 a 44,7 miliardi di euro.
Debito Pubblico
La quota di debito pubblico detenuta da non residenti è salita al 27,6%. Nel primo trimestre del 2024 c’è stato un forte aumento degli acquisti esteri di titoli di Stato italiani, soprattutto BTp, con afflussi netti per circa 63 miliardi di euro, il valore più elevato dal 2019.
Alcuni collocamenti della primavera 2024 hanno visto una partecipazione molta ampia e diversificata, con investitori esteri provenienti da circa 40 Paesi, che si sono assicurati quote fino all’80% degli importi collocati.
Infine, viene presentato un confronto sul ruolo degli investitori esteri nei mercati dei prestiti sindacati e del capitale di debito e di rischio in Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito nel 2023.
Nei prestiti sindacati, il valore delle nuove emissioni nel 2023 è stato di circa 503 miliardi di euro (in calo del 17% rispetto al 2022). La quota di mercato detenuta dalle banche estere è significativa per ognuno dei 5 paesi, con la Germania che registra il valore più alto (78,5%).
Nel capitale di debito, il valore totale delle emissioni ha raggiunto 1.254 miliardi di euro, (+18% rispetto al 2022). L'Italia ha registrato i maggiori aumenti sia in valore assoluto (+56,4 miliardi) sia in termini percentuali (+51%). La Francia e la Germania si confermano come i mercati più grandi, rappresentando circa il 54% del valore totale del mercato nei 5 paesi analizzati.
Anche nel capitale di rischio, dominato da Germania e Regno Unito che raccolgono il 70% delle nuove emissioni, le banche estere hanno avuto un ruolo significativo.
Sebbene questi paesi siano abbastanza diversi in termini di panorama economico e industriale e nello sviluppo dei mercati finanziari, un tratto che li accomuna è la presenza rilevante degli investitori esteri, in grado di offrire soluzioni specifiche e professionali e di supportare i loro clienti a livello internazionale.
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