16 MARZO 2021
SIMEST, PARTNER FINANZIARIO E ADVISOR ISTITUZIONALE AL FIANCO DELLE PMI
Redazione Consilia
Simest, la società di Cassa Depositi e Prestiti per l’internazionalizzazione, da 30 anni affianca le imprese italiane soprattutto PMI che vogliono espandersi all’estero. Grazie alle straordinarie risorse assegnatele, Simest ha potuto potenziare nel corso degli anni lo strumento dei finanziamenti agevolati a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI.
Nel 2020 Simest ha riscosso un grande successo con oltre 13.000 domande ricevute per un controvalore di 4 miliardi di euro aiutando più di 4 mila imprese a conquistare nuovi mercati. Quasi il 90% delle domande era proveniente da piccole imprese.
Il 2021 sembra confermare tale trend.
La società opera anche con fondi propri, investendo – con partecipazioni di minoranza e senza intervenire sulla governance – nel capitale di imprese interessate ai mercati esteri. Nel portafoglio equity si contano 250 partecipazioni per un investimento complessivo di circa 730 milioni di euro distribuiti nei 5 continenti.
Simest recentemente ha deciso anche di aiutare le aziende che devono fronteggiare l’emergenza economica causata dal diffondersi dello scenario Covid-19. A tale scopo, sta considerando di introdurre anche un nuovo servizio di advisor istituzionale a supporto delle imprese che vogliono affrontare il processo di internazionalizzazione. Ciò potrebbe consentire di completare e arricchire la funzione di Simest come partner finanziario di lungo periodo delle PMI. È proprio con questo scopo che è in fase di studio la possibilità di istituire una speciale task force di esperti capaci di intercettare in anticipo le migliori opportunità di investimento nei mercati settoriali esteri e di individuare i contesti favorevoli al business tricolore al fine di sostenere le piccole medie imprese oltreconfine.
Infatti, per i piccoli e medi imprenditori è prioritario in questa fase ampliare la copertura geografica avviando un percorso di ingresso nei mercati esteri di maggior interesse per cogliere le opportunità della ripresa anche oltreconfine. Secondo gli ultimi dati Istat l’export italiano ha ripreso a correre nel terzo trimestre del 2020 con incrementi di circa il 30%. Nel confronto con il 2019 tuttavia resta il segno meno: nei primi 9 mesi del 2020 l’export si è contratto del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se è vero quindi che da un lato la crisi generata dalla pandemia ha rallentato la dinamica virtuosa dell’export tricolore, dall’altro non è in dubbio quanto l’approdo sui mercati esteri sia elemento fondamentale di resilienza e di crescita dell’intera economia.
L’Italia è chiamata in questo senso adesso a vincere una doppia sfida: deve consolidare l’accesso e la penetrazione sui mercati più vicini a partire da quello europeo in una logica primaria di messa in sicurezza delle principali filiere produttive nazionali e allo stesso tempo deve riuscire a presidiare i mercati internazionali più strategici per l’export italiano compresi quelli più lontani dove le nostre imprese anche con il sostegno di attori di sistema come Simest dovranno operare inclusivamente per non perdere quote di mercato.
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