04 MARZO 2021
STRATEGIE DI ESTERNALIZZAZIONE NELLA GESTIONE DELLE BANCHE
Redazione Consilia
Negli ultimi anni gli enti regolatori nazionali ed europei sono intervenuti a più battute sul tema dell’esternalizzazione delle attività e delle Funzioni aziendali. La normativa di II livello si è adeguata nel tempo attraverso diversi aggiornamenti della Circolare 285/13 di Banca d’Italia. A livello europeo la recente pubblicazione delle Linee Guida (EBA/GL/2019/02) in materia di esternalizzazione (di seguito anche le “Linee Guida”) hanno aggiornato le pre-esistenti linee guida CEBS sull’outsourcing, pubblicate nel 2006, e hanno incorporato le disposizioni in tema di cloud outsourcing di dicembre 2017. Le Linee Guida hanno l’obiettivo di istituire un quadro normativo armonizzato e più robusto relativamente agli accordi di outsourcing per tutti gli enti rientranti nel perimetro di azione dell’EBA – in particolare banche, imprese di investimento soggette alla CRD, istituti di pagamento e di moneta elettronica – e si applicano a tutti gli istituti, su base individuale e consolidata, a partire dal 30 settembre 2019.
Le Linee Guida rivolgono una particolare attenzione all’ambito connesso ai sistemi e meccanismi di governance del processo di outsourcing, con particolare riferimento alla necessità – da parte dei destinatari – di garantire la conservazione delle capacità necessarie a mantenere un presidio di monitoraggio interno in merito alla funzione oggetto di esternalizzazione. Pertanto:
I destinatari delle Linee Guida devono adeguare gli accordi di esternalizzazione in essere alla data del 30 settembre 2019 alla prima data di rinnovo contrattuale e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2021.
Per outsourcing si intende l’accordo in qualsiasi forma tra una banca e un fornitore di servizi in base al quale il fornitore realizza un processo, un servizio o un’attività che sarebbe altrimenti svolto dalla stessa banca
Tra i vari aspetti ancora una volta viene richiamata la necessità di diffondere un’adeguata cultura del rischio, intesa come l’insieme delle regole, degli atteggiamenti e dei comportamenti dell’intermediario che incidono sul grado di consapevolezza, sull’assunzione e gestione dei rischi, nonché sulle attività di controllo, che determinano le decisioni in materia di rischi. La cultura del rischio influenza le decisioni degli organi aziendali e del personale nello svolgimento quotidiano delle proprie attività e influisce sui rischi assunti dalla banca.
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