10 LUGLIO
MICAR: LA PROROGA È UFFICIALE
GOVERNANCE RISK & CONTROL
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PIÙ TEMPO PER ADEGUARSI, MA LA SFIDA DELLA COMPETITIVITÀ RESTA APERTA
Il recente “DL Economia”, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha ufficializzato una proroga importante per il settore delle criptovalute in Italia, posticipando al 30 dicembre 2025 il termine per la presentazione delle domande di autorizzazione ai sensi del Decreto Legislativo 129/2024, che recepisce la normativa europea MiCAR (Markets in Crypto Assets Regulation).
MiCAR rappresenta una svolta storica nella regolamentazione delle cripto-attività in Europa, introducendo un quadro giuridico armonizzato e regole comuni per emissione, offerta e servizi legati alle cripto-attività, spesso ancora non regolamentate in alcuni Paesi dell’Eurozona. In Italia, il D.Lgs. 129/2024 ha integrato il sistema normativo nazionale, prevedendo un regime transitorio per i fornitori di servizi in valuta virtuale iscritti all’OAM.
Originariamente, gli operatori già registrati (i cosiddetti VASP, Virtual Asset Service Providers) potevano continuare a operare fino al 30 giugno 2025, a condizione di presentare entro quella data la domanda di autorizzazione come CASP (Crypto Asset Service Provider). La proroga contenuta nel DL Economia sposta però questo termine al 30 dicembre 2025, e permette anche agli operatori di gruppi societari con almeno un soggetto già autorizzato di proseguire l’attività fino alla decisione finale, ma comunque non oltre il 30 giugno 2026.
In data 2 luglio 2025, Banca d’Italia e Consob hanno pubblicato un avviso congiunto che chiarisce ulteriormente i termini applicativi del decreto-legge 95/2025, apparso in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno. L’avviso conferma la proroga del regime transitorio e introduce anche un nuovo termine – il 30 settembre 2025 – entro cui i soggetti iscritti nel registro OAM dovranno comunicare ai clienti e sul proprio sito come intendono conformarsi alla MiCAR, oppure come prevedono di chiudere ordinatamente la loro attività.
Inoltre, l’EBA, con il parere pubblicato il 10 giugno, ha chiarito l’interazione tra MiCAR e la direttiva PSD2, specificando i casi in cui i fornitori di servizi su cripto-attività devono anche ottenere un’autorizzazione come prestatori di servizi di pagamento (PSP), in particolare quando trattano token di moneta elettronica (EMT).
Questa estensione offre certamente un margine di manovra prezioso per un settore in rapidissima evoluzione, in cui l’innovazione spesso viaggia più velocemente della regolamentazione. Tuttavia, apre anche un interrogativo cruciale: riuscirà l’Italia a mantenere il passo con altri Paesi europei, più rapidi nel recepire e applicare la MiCAR, evitando di perdere terreno nella competizione globale?
Il vero successo passerà da un approccio proattivo e consapevole, capace di trasformare la compliance in un vantaggio competitivo e di consolidare la fiducia di utenti e investitori, valorizzando trasparenza e sicurezza.
In questo scenario, Consilia Business Management è a fianco degli operatori crypto, offrendo un supporto completo e integrato – strategico, legale e operativo – per affrontare con efficacia le sfide normative imposte dalla MiCAR.
Dalla predisposizione delle istanze autorizzative, alla revisione dei modelli organizzativi, fino all’adeguamento dei sistemi di compliance, accompagniamo imprese e intermediari in un percorso strutturato volto a trasformare gli obblighi regolatori in leve di crescita e posizionamento competitivo nel mercato europeo.
Nell’ambito dei recenti servizi prestati per alcuni VASP rientrano:
- la predisposizione dell’istanza autorizzativa ad operare come CASP;
- il supporto nell’implementazione delle Policy e procedure antiriciclaggio;
- la messa a disposizione di una struttura ad hoc (cd “Punto di contatto centrale”) per garantire la conformità con gli obblighi di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) per gli operatori che si stabiliscono in Italia, in forme diverse da una succursale e la cui sede centrale sia situata in un altro Stato membro;
- l’outsourcing e il co-sourcing delle Funzioni di Controllo.
A cura della Divisione GRC di Consilia Business Management
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